intervista di PAOLO BRERA
Dice Mitti (così ama firmare i suoi lavori Maria Teresa Piantanida) che la creatività è solo potenziale, e l'artista sceglie di esprimerla nelle sue opere. Ma la creatività non è solo degli artisti, è di tutti, e Mitti sostiene che è importante esprimerla. Creatività, sostiene, è un gioco che la vita propone e che l'uomo può fare suo con la semplicità del bambino che si affida alla madre e viene rassicurato dal battito cardiaco. Quel suono, ritmato e regolare, risveglia nel neonato le immagini che nel sonno si tramutano in sogni. Nel bambino cresciuto e nell'adulto, sostiene Mitti, il suono rassicurante e ritmato del cuore della madre non è più così costantemente presente, però le emozioni vengano rielaborate in modo analogo, tramite la musica. Poi possono rimanere al nostro interno od uscire dal corpo sotto forma di colori ed immagini. Creare è liberare energie che dentro di noi ristagnano e che chidono spazio, dce Mitti. La manualità acquisita consente all'artista di affrontare il compito del creare, e proprio per questo motivo è indispensabile. L'acquerello è la sua tecnica prediletta. e domandi, ti spiega che nell'acquerello, bisogna imprimere pennellate sempre più scure e trasparente intorno a ciò che deve rinmanere chiaro del bianco stesso del foglio. Fino all'ultima azione no si sa quale sarà l'effetto finale. Poi il foglio viene torlto dal piano di lavoro e messo ad asciugare. L'essenza dell'immagine reale - anch'essa calco dell'idea platonica - di solito è proprio lì. Si tratti dei giochi di luce di un'elusiva tamerice o dei riflessi dorati nelle reti dei pescatori. Ho visto Mitti all'opera. Mentre appoggia le sue pennellate sul foglio, la musica New Age permea l'aria, e le mani di Mitti si muovono a ritmo. Non c'è nessuna casualità nei colpi di pennello, il dipinto finito si trovava già tutto intero nella sua anima, come le idee platoniche, il più delle volte Mitti è in grado di restituire a tutti noi l'essenza che ha suscitato, le sue emozioni, si tratti di un giardino, di una chiesa sul mare o di oppiomane, il suotema preferito è Camogli, o più in generale le immagini della costa Ligure. Mitti ha tuttissime le carte in regola come pittrice. La sua ricerca non è recente e poggia su un lungo processo di apprendimento anche formale. Aderisce a diverse associazioni di artisti e insegna acquerello all'Università delle Donne "Simone de Beouvoire" di brescia e nel suo studio di Milano. Dalla sua Personale Milanese del 1975 Mitti ha ottenuto numerosi riconoscimenti in concorsi internazionale e da parte dei critici d'arte. Le sue opere sono presente in importanti Collezioni europee ed americane.Gli acquerelli di Mitti danno molta più emozione di quanta io quì valga ad esprimere. Ma se si potesse dire a parole ciò che un dipinto esprime, che bisogno ci sarebbe di dipingerlo? (Palo Brera)