Intervista di Maurizio Bernardelli Curuz (Direttore STILE ARTE) - ottobre 2004
DAI DIPINTI SURREALISTI ALL'ACQUERELLO COME SCELTA DI LIBERTA' CHE PORTA FINO ALL'ESPLORAZIONE DELL'ASTRATTO. IL PERCORSO DI MITTI PIANTANIDA TRA FIGURAZIONE E SENTIERI ANICONICI.
Un percorso che ha consentito l'esplorazione di tutti i linguaggi dell'acquerello, dalla ricerca figurativa a un'astrazione che non nasce da una semplice ricerca grafico-cromatica, ma che si prospettta come ingrandimento di elementi naturali di tessuti vegetali osservati in controluce, come in un sottobosco in cui, lamine luce,recessi ombrosi, anfratti cupi, evidenziano per contrasto, verdi chiarori che si espandono attraverso foglie lievi di clorofill, con l'effetto di una vetrata romanica. MITTI, Maria Teresa Piantanida, nonostante sia approdata ad una piuttura libera, conformata all'intensità del colorismo, parte dalla lontana griglia del disegno. Da un disegno praticato durante i primi anni di studio.